domenica 17 settembre 2017

FINCA (TENUTA) TORREMILANOS NEL CUORE DELLA RIBERA DEL DUERO IN SPAGNA: UN AUTENTICO CHÂTEAU.




Varie sono le Zone Vitivinicole della Spagna e altrettanto varie sono le “Denominazioni”, ma possiamo sicuramente affermare che quella della “Denominación de Origen Ribera del Duero”  è  la “punta di lancia” della loro produzione.

La Comunità Autonoma (suddivisione territoriale Spagnola) di Castiglia e Leon occupa la parte settentrionale dell’Altipiano, più antico e più vasto della Penisola Iberica, la Meseta.
Il suo Territorio, il più grande di Spagna, corrisponde al più grande bacino idrografico della Spagna quello del Fiume Duero, dei suoi affluenti e dei molti laghi naturali.
Il Fiume Duero percorre per ben 572 km. in Spagna, e su 112 fa da confine con il Portogallo.

La Castiglia e Leon ha nove Province: Avila, Burgos, Leon, Palencia, Salamanca, Segovia, Soria (famosa per il prezioso tartufo nero, la “Trufa Negra”), Valladolid, Zamora.
In queste Province si trova il 60% del patrimonio architettonico, artistico e storico di tutta la Spagna.

Le varie peculiarità di questo Territorio, oltre alla vastità, fanno nascere da zona a zona diversi specifici microclimi.

Nella parte meridionale Provincia di Burgos c’è la “Comarcas Ribera del Duero”.
La “comarcas” (distretto), in Spagna, è una particolare suddivisione storica dei territori rientranti sotto le Province

La Ribera del Duero è una zona prevalentemente dedita all’agricoltura, vi si pratica la pastorizia e vi si coltiva estesamente i cereali e le barbabietole, ma è soprattutto un Territorio Vitivinicolo.
Qui troviamo la D.O.C. (in SpagnoloDenominación de Origen”) Ribera del Duero che è estesa, per circa 21.000 ettari vitati, su 60 Comuni della Provincia di Burgos, 19 di Soria, 4 di Segovia e 20 di Valladolid.

La prestigiosa “Denominación de Origen Ribera del Duero” è nata 21 Luglio 1982 (nel Luglio 2017 sono trascorsi i primi 35 anni) e il “Consejo Regulador de la Denominación de Origen Ribera del Duero” ha sede nel piccolo Comune di Roa, ubicato a 820 m. s.l.m., rientrante nella denominazione.

La Zona della Denominazione è considerata il “Cuore della Ribera del Duero”.
Le sue particolari caratteristiche del terreno e del clima, che passa da nevicate copiose e vento gelido (- 18°) in inverno, a forti tempeste improvvise, a venti secchi e a un clima caldo e arido (+ 40°) in estate, creano una natura inimitabile.

Qui dal tempo della conquista Romana della “Hispania”, iniziata nel 218 a.C. e terminata nel 17 a.C., si coltiva la vite e, dal XIII Secolo, furono edificate le prime Cantine e s’iniziò a commerciare con il Vino.

Nella Ribera del Duero il Vitignorosso” (tinto) più coltivato è il Tempranillo (conosciuto anche, tra gli altri nomi, come "Cencibel", “Tinta del País” e “Tinto Fino”), ma ci sono anche Cabernet Sauvignon, Merlot, Malbec, Garnacha Tinta e l’unico bianco autorizzato l’Albillo o Blanca del País.

I Vini prodotti vengono suddivisi in:

- “Jovenes”, quelli che non passano in botte o se vi riposano per un periodo che non superi i 12 mesi;

- “Crianzas”, almeno 12 mesi in botte e l’immissione sul mercato dopo due anni di vita;

- “Reserva”, un minimo di 12 mesi in botte, l’invecchiamento deve essere di almeno 36 mesi tra botte e bottiglia prima di essere commercializzati;

- “Gran Reserva”, un minimo di 24 mesi in botte e almeno 60 mesi tra botte e bottiglia, vini di eccezionale qualità che non vengono venduti prima dei 5 anni;

- “Rosados”, le uve di questa particolare tipologia vengono fermentate senza le bucce per produrre vini più freschi da bere poco tempo dopo la vendemmia. 

Alla “Denominación de Origen Ribera del Duero” appartengono ben 249 Cantine (Bodegas).

Proprio al centro del Territorio della “Denominación de Origen Ribera del Duero” c’è la Città di Aranda del Duero.

Aranda de Duero ha origini antichissime, è attraversata dal Fime Duero e da altri due corsi d’acqua, una terra già abitata secoli prima di Cristo
Oggi è una Città molto viva, sia turisticamente sia commercialmente, con più di 30.000 abitanti.

Proprio nel Territorio del Comune in questione, c’è l’interessantissima “Finca Torremilanos” (Finca in Spagnolo significa “Tenuta”).  

La tradizione vitivinicola di quest’Azienda risale al 1903, ma il suo sviluppo parte nel 1975 quando la Famiglia Peñalba Lopez, convinta delle grandi possibilità di crescita della stessa, acquista la Tenuta.

Pablo Peñalba, immediatamente decide di aumentare gli ettari vitati fino a 200 e inizia a edificare tutte le strutture che oggi rendono “Finca Torremilanos” un vero regno dell’accoglienza di qualità.

Il cuore della Tenuta è ubicato su una collina, a poche centinaia di metri da quella “via d’acqua” che arricchisce tutta questa Regione, il Fiume Duero
Il grande caseggiato (edificato nel 1991) in stile rustico è l’Hotel (4 Stelle) Torremilanos, circondato da un bellissimo e coloratissimo giardino.  

La bella struttura offre 37 Camere Doppie, di cui 4 sono Suite, super accoglienti ed elegantemente arredate, in stile conforme all’ambiente, dotate di ogni comfort. 
Poi ci sono le grandi Sale per i ricevimenti, il Wine-Bar e il Ristorante al primo piano. 
Un Hotel che da lustro a ogni tipo di evento che può ospitare.

Ma non basta. 
Sotto l’Albergo c’è la preziosa Cantina, perché “Finca Torremilanos” è anche “Bodegas Peñalba Lopez”.

Qui con Vigneti, anche con più di 100 anni, ubicati su terreni che variano tra gli 800 e 900 metri di altezza, si producono buoni vini “Biologici”, grazie all’agricoltura sostenibile e biodinamica che viene praticata. 

Una cura attenta e speciale, per questi Vini, dalla vendemmia, all’uso di Tini in cemento a uovo, alle grandi Botti o alle Barrique di quercia (dalla tostatura media e di secondo passaggio) di provenienza Francese, Americana e Rumena.   

Bodegas Peñalba Lopez” produce soprattutto Vini Rossi ma anche un Vino Rosato, due tipi di Bollicine (Cava) e un Vino Bianco
Da sottolineare che tutti i loro Vini hanno un rapporto qualità/prezzo molto interessante.

Ho avuto la possibilità di degustare i Vini di “Bodegas Peñalba Lopez” grazie all’amico Ricardo Peñalba

Ricardo è uno dei Figli della Famiglia Peñalba Lopez ed è anche l’Enologo e il Direttore Tecnico dell’Azienda.

Tra i Vini degustati mi piace segnalarne almeno tre:

- “Torre Albéniz Reserva 2013”, Denominación de Origen Ribera del Duero, Certificato Biologico, 97% Tempranillo (Tinta del País), 3% Tempranillo Blanco (Blanca del País), 14% Vol., prodotto con uve, raccolte a mano,  provenienti da Vigneti con una età media di 80 anni, Crianza di 24 mesi in botti di quercia Francese da 225 litri. 
Un vino da colore rosso intenso, ricco di aromi  complessi (dal minerale al floreale), in bocca pieno e fresco, un vino adatto a molti abbinamenti;  

- “Torremilanos Collección 2009”, Denominación de Origen Ribera del Duero, Certificato Biologico, 100% Tempranillo, 15% Vol., prodotto solo in particolari ottime annate, una selezione di uve, raccolte a mano,  provenienti da Vigneti con una età media di 80 anni, Crianza di 30 mesi in botti di quercia Francese da 225 litri senza travaso. 
Un vino rosso rubino intenso, particolarmente potente in tutte le sue espressioni.

- “Torremilanos Reserva 1985”, Denominación de Origen Ribera del Duero, 100% Tempranillo, 14% Vol., Crianza di 24 mesi in barrique di quercia Francesi, Uve provenienti da Vigneti con una età media di 80 anni. 
Un vino rosso importante che dopo tutti questi anni (ben 32) riesce ancora a esprimere sensazioni olfattive e gustative positive.

Ho fatto una lunga chiacchierata con il bravo Ricardo Peñalba e, oltre alla sua grande preparazione vitivinicola, ho apprezzato la grande passione, per la sua Terra e per il suo Lavoro, che riusciva a trasmettermi attraverso le sue parole.

Finca Torremilanos”, della Famiglia Peñalba Lopez, una bellissima Tenuta, un vero e proprio Château, ubicata nel cuore di una delle più bella Zone Vitivinicole della Spagna, la Ribera del Duero, offre una magnifica accoglienza e una produzione di Vini molto interessanti.





La Ribera del Duero

Collección 2009 e Torre Albéniz Reserva 2013

Torremilanos Reserva 1985

Ricardo Peñalba e Giorgio Dracopulos

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