giovedì 15 dicembre 2016

“HARRY’S BAR” A FIRENZE, UN MITO INOSSIDABILE DI STRAORDINARIO GUSTO E MAGNIFICA ACCOGLIENZA.




L’Harry’s Bar è un Locale straordinario, ubicato in un punto magnifico del bellissimo Lungarno Fiorentino, che ha una lunghissima  e affascinante storia: decisamente merita di essere raccontata.

Tutto ha inizio nell’accogliente, turistica e stupenda Città di Venezia nel 1869.

Nel tratto finale del Canal Grande, dove si allarga diventando il Bacino di San Marco, venne aperto un Albergo col nome “Hotel Barbesi”, successivamente, divenuto proprietà del Tedesco Karl Walther, nel 1881 fu ribattezzato “Hotel Britannia”.  

Nel 1927 giunse al Britannia, a lavorare come Barman, Giuseppe Cipriani (Veronese, classe 1900), già esperto professionista, avendo fatto altre importanti esperienze in grandi e rinomati Alberghi Italiani e non. 

Qui Giuseppe, durate i suoi servizi, conobbe un giovane cliente Americano, Harry Pickering, successivamente quest’ultimo, rimase solo e in bolletta, per varie vicissitudini, tra cui un litigio con una zia che l’aveva portato in Italia.
Giuseppe, mosso dal buon cuore, aiutò il ragazzo con una somma, piuttosto importante, 10.000 Lire (in prestito), che gli permise di rientrare nel suo Paese natale. 
Trascorsi molti mesi (ormai la somma sembrava persa) Harry tornò a Venezia per saldare il debito con Giuseppe e, nel ringraziarlo, gli offrì una cifra letteralmente quadruplicata: 40.000 Lire.

Giuseppe Cipriani, con quei soldi, aprì, il 13 Maggio 1931, un Bar/Ristorante tutto suo, a Venezia vicino a Piazza San Marco, battezzandolo, in riconoscenza a Harry Pickering, “Harry’s Bar” (Il Bar di Harry). 
Il Locale ebbe immediatamente un grande successo e da allora è diventato un luogo “cult” che dura ancora ai nostri giorni, tantoché, nel 2001, è stato dichiarato “Patrimonio Nazionale” dal Ministero dei Beni Culturali.

Nel 1952, altri due Barmen, Enrico Mariotti (classe 1906) e Raffaello Sabatini (classe 1903), che stavano lavorando, dal 1930, all’Hotel Excelsior di Firenze, si preparavano a mettersi in proprio e ad aprire un loro Locale che si sarebbe dovuto chiamare “Boston Bar”. 
L’ubicazione scelta, in pieno centro nella bellissima Città Toscana di Firenze, al numero 50/Rosso di Via del Parione.

Enrico e Raffaello, che sono stati anche tra i primi membri Toscani della neonata “Associazione Italiana Barmen e Sostenitori” (A.I.B.E.S.), fondata nel 1949 dal Conte Spalletti Trivelli, si recarono a Venezia a trovare, per consiglio, il maestro Giuseppe Cipriani.

Giuseppe aveva lavorato anni prima (in gioventù) insieme a Enrico Mariotti in quel fantastico Hotel denominato “The Dolder Grand”, a Zurigo, in Svizzera
Da allora, Giuseppe e Enrico erano rimasti molto amici. 
Cipriani, venuto a conoscenza della prossima apertura del Locale Fiorentino, con molto affetto, insisté e convinse Enrico e Raffaello a usare anche a Firenze, il nome di “Harry’s Bar”.

Il 19 Gennaio 1953, fu stipulato l’atto notarile che sanciva la nascita della SocietàHarry’s Bar srl”. I Soci fondatori, oltre a Enrico Mariotti e Raffaello Sabatini, le loro rispettive mogli le sorelle Morelli.

Cosi anche nella bellissima Città Toscana di Firenze, dopo impegnativi lavori di adeguamento del fondo scelto (in precedenza, una rivendita di carbone e poi uno spaccio di cibi e bevande) che durarono praticamente un anno, arrivò, inaugurando il 5 Dicembre 1953, l’Harry’s Bar.

Molto del ben fatto a Venezia, fu portato a Firenze, dallo stile generale dell’arredo, ai piatti e ai cocktail.

Furono anni straordinari per gli “Harry’s Bar”, sia a Venezia (già super famoso) sia a Firenze, dove, tassello dopo tassello, crescevano in fama, frequentati dal bel mondo nazionale e internazionale.

Nel 1956, ad aiutare i Barmen fondatori, entrò all’Harry’s Bar, di Firenze, un giovane apprendista Viareggino, Lio Vadorini
Sotto la guida dei titolari, Lio diventerà, negli anni successivi, un vero “mito”, un personaggio unico e bravissimo, un vero e proprio “marchio” identificativo del Locale.

Anni dopo, nel 1963, Enrico Mariotti e Raffaello Sabatini, trasferiranno, “armi e bagagli” dell’Harry’s Bar, da Via del Parione in Lungarno  A. Vespucci, al 22/R, nelle sua Sede attuale (un ex  negozio di elettrodomestici), inaugurando il 10 Febbraio dello stesso anno.

Enrico Mariotti e Raffaello Sabatini lasciarono, purtroppo, questo mondo, nel 1975, praticamente insieme, come avevano vissuto, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro.

Da allora sono subentrati, progressivamente, come Titolari dell’Harry’s Bar, i membri della Famiglia Bechi, noti imprenditori Fiorentini.

Oggi l’Harry’s Bar, di Firenze è quello di “sempre”, disposto su due piani, che guardano il romantico Lungarno
Il suo arredo vissuto ci accoglie, con la sua inimitabile atmosfera, nella stessa maniera di un grande attore di Hollywood, un super premiato Artista o di un Nobile dagli antichi natali.

Per festeggiare 63 anni di successi dell’Harry’s Bar Fiorentino, i suoi Titolari, i Fratelli Antonio e Francesco Bechi, hanno voluto dedicargli, in questo Dicembre 2016, un bellissimo Libro intitolato proprio “Harry’s Bar Firenze”.
Autori dell’opera due grandi professionisti, Alessandro Querci e Roberto Focardi
Il primo è il Direttore Musicale dell’Harry’s Bar e il secondo ne è il Direttore Generale.

Il Libro, di 189 pagine in formato 16,7 x 23,5 cm., ha la copertina cartonata con bandelle, ed è edito dalla Firenze Leonardo Edizioni - Edizioni Clichy.

Dopo le varie introduzioni/presentazioni (Forewords) del grande Maestro (Direttore d’Orchestra Indiano) Zubin Mehta (anche lui cliente) e dei Titolari, Antonio e Francesco Bechi, si passa ai successivi Capitoli, con la parte storica (ricchissima di foto rare), che sono talmente avvincenti da essere letti “tutti di un fiato”, visto anche la particolarità degli aneddoti raccontati.

Poi molte altre pagine che con dovizia di dati e dettagli raccontano la storia e le curiosità dei mitici cocktail, a partire dai cult come “Il Bellini” (creato a Venezia da Giuseppe Cipriani nel 1948) fino ad arrivare ai nostri giorni al “Florence 53”, appositamente creato dal giovane, esperto e simpatico, attuale Primo Barman dell’Harry’s Bar, Thomas Martini (Livornese, classe 1981, “Nomen Omen”) per questa specifica ricorrenza.

Seguono ancora le pagine dedicate alle ricette (dalle più classiche alle più recenti) dell’Harry’s Bar, tutte preparate con materie prime di altissima qualità.

Nelle Cucine, le straordinarie realizzazioni, nascono grazie al giovane e bravo Executive Chef Saverio Giuliani e allo Chef Karam Fadel custode delle ricette più storiche e tradizionali.

L’Harry’s Bar di Firenze, come si sottolinea nei dettagli anche nel Libro, è l’unico al mondo (ci sono molti altri Locali con questo nome sparsi in altri Paesi) che può vantare una diretta discendenza dall’Harry’s Bar originale di Venezia

All’Harry’s Bar Firenze ho vissuto l’atmosfera magica della storia senza tempo del Locale, attraverso un mito inossidabile di straordinario gusto e magnifica accoglienza.

Ps. Un particolare ringraziamento agli amici Antonio Bechi  e Roberto Focardi per la gentilissima disponibilità dimostratami.



Vista Esterna

Il Bancone Bar

La Sala al Piano Terra

Finger Food

Antonio Bechi e Roberto Focardi

Il Libro: La Copertina

Il Libro: La Quarta di Copertina

Giorgio Dracopulos e Roberto Focardi

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